INTRO
In una fase maniacale di riscoperta dell’epica antica mi sono spinta a sorbirmi, e pure con iniziale entusiasmo, le 3 ore del film Troy – director’s cut.
Premessa: so bene che il confronto tra un film e un libro è sempre difficile – non credo impari, perché se la letteratura ha dalla sua l’estensione temporale e maggiore possibilità di approfondimento, e richiede quindi produce un maggior “attivismo soggettivo” del lettore (che può fermarsi, riprendere, rileggere, variare, immaginare…), il cinema dispone d’incredibili possibilità di suggestione, di significazione indiretta e potente.
Ma questo è un caso particolare, perché cosa accade quando è in ballo non un racconto, non un buon romanzo, ma un capolavoro assoluto della letteratura e della civiltà occidentale come L’Iliade? Un capolavoro, tra l’altro, mai sufficientemente e adeguatamente “comunicato”, raccontato al di fuori dei dipartimenti di Letteratura e filologia classica o dei circoli di nerd dell’antichità, non più letto nella scuola dell’obbligo se non a brevi stralci, e a cui di solito viene preferita la più fantasiosa, “leggera” Odissea.
La domanda che mi sono fatta, e a cui cerco di rispondere, è allora se film o scritture contemporanee possono essere occasioni per riportare sotto la lente Omero e la Grecia antica. Si può oggi portare in scena qualcosa di davvero iliadico, fosse anche una rilettura, ma che riesca a trasmettere ad uno spettatore digiuno il mondo, i valori, il senso complessivi del poema?
È chiaro che il discorso rischia di allargarsi molto – cercherò quindi di essere schematica in questa analisi, che prende sì spunto da Troy, ma usando il film come espediente, come contrappunto per comprendere meglio e provare a comunicare anche oggi cos’è stata l’Iliade. E cosa di grande, di eccezionalmente raro, può ancora “fare” per noi.
INDICE
- CIO’ CHE MANCA
- CIO’ CHE MANCA, UN ESEMPIO GIGANTESCO: LE ARMI DI ACHILLE
- IL FALSATO
- UNA SOTTOCATEGORIA DEL FALSATO: LE TRASFORMAZIONI (TROPPO) EDIFICANTI
- IL TROPPO: L’ARBITRIO DELLE AGGIUNTE
- EMOZIONI BIDIMENSIONALI VS SENTIMENTI MULTIDIMENSIONALI – IL CASO ACHILLE
- CIO’ CHE DISTRUGGE L’ARAZZO ANTICO: IL COLPO DI SCENA A TUTTI I COSTI
- EROI OMERICI PIAGNONI?
- L’ASSENZA DEGLI DEI: IL SINTOMO PIU’ GRANDE DELLA MEDIOCRITA’ MODERNA
- IL POEMA DELLA MORTE: SCUOLA DI ELABORAZIONE
- PRIMA PERSONA: NARCISISMO MODERNO VS VOCE CORALE ANTICA
- GUERRA: ANCORA, BIANCO E NERO VS AMBIGUITA’ DEL REALE
- CONSEGUENZE E RESPONSABILITA’
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